Lemo

LEMO è un’esperienza di terapia immersiva digitale progettata per accompagnare i pazienti durante le procedure mediche, aiutandoli a gestire ansia, stress e dolore attraverso la realtà virtuale.

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Lemo: umanizzazione della terapia oncologica

LEMO è un’esperienza di terapia immersiva digitale progettata per accompagnare i pazienti durante le procedure mediche, aiutandoli a gestire ansia, stress e dolore attraverso la realtà virtuale.

Nasce come strumento di supporto clinico ed emotivo nei reparti ospedalieri, con un approccio non farmacologico, sicuro e facilmente integrabile nella pratica quotidiana.

All’interno del visore VR, il paziente viene guidato in un ambiente immersivo caratterizzato da colori morbidi, ritmo visivo lento e suoni naturali, che favoriscono la calma e la regolazione fisiologica. Attraverso esercizi di respirazione, visualizzazione e attenzione focalizzata, LEMO stimola un processo di rilassamento progressivo, riducendo la percezione del dolore e favorendo il recupero di uno stato di fiducia e controllo.


Dal punto di vista clinico, l’esperienza agisce su due dimensioni fondamentali:

  • la modulazione percettiva del dolore (secondo la teoria del Gate Control), attraverso la distrazione multisensoriale e la riduzione della salienza dello stimolo nocicettivo;

  • la regolazione dell’arousal emotivo, mediante la sincronizzazione respiratoria e l’attivazione di risposte parasimpatiche che contrastano lo stato di allerta.

LEMO è utilizzata in ambito ospedaliero e ambulatoriale, in particolare nei contesti in cui l’ansia procedurale o l’iperattivazione emotiva possono compromettere la collaborazione del paziente — come prelievi, medicazioni, infusioni, anestesia locale o procedure diagnostiche.

La sua interfaccia è intuitiva e autonoma, pensata per essere usata anche da personale non tecnico: l’esperienza si avvia in pochi tocchi e non richiede connessione, cavi o PC esterni.

Oltre al beneficio sul paziente, LEMO contribuisce a ridurre il carico emotivo e operativo del personale sanitario, migliorando l’efficienza delle procedure e la qualità percepita della relazione di cura.

Il suo utilizzo regolare favorisce una cultura assistenziale più empatica e centrata sulla persona, restituendo alla tecnologia il ruolo di mediatore tra cura e umanità.

Lemo ha beneficiato della collaborazione di professionisti di alto profilo, tra cui Gianni Amunni, oncologo ed ex Direttore Generale di ISPRO, e Cristina Maria Petrella, oncologa presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e medico oncologo a Careggi. La collaborazione di Emma Di Gangi, dottoressa in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Università di Firenze, ha offerto un contributo essenziale nell’analisi degli aspetti psicologici legati all’uso della realtà virtuale.

Un elemento distintivo del progetto è stato il coinvolgimento di ACTO Toscana – Associazione Contro il Tumore Ovarico, rappresentata dalla consigliera Ilaria Alessi, che ha contribuito a realizzare un video raccogliendo preziose testimonianze di ex pazienti. Queste storie personali evidenziano come Lemovie possa trasformare i momenti difficili del trattamento in esperienze più serene e tollerabili.

Questa sinergia multidisciplinare ha permesso a Lemovie di ottenere riconoscimenti significativi, tra cui la Menzione Smart Hospital al Forum Sanità, la Menzione Social Innovation alla StartCup Toscana e la Menzione Human Capital al Premio Innovazione Sicilia. È stato presentato ufficialmente al Cracking Cancer Forum e ha conquistato il Primo Premio del CNA Firenzeal Premio Cambiamenti.

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